Di cosa parleremo
- La comunicazione aperta ed efficace in famiglia è una strategia fondamentale per contrastare il bullismo
- Parlare di bullismo in famiglia è importante per educare i bambini ed i ragazzi ad affrontare le situazioni difficili.
- La comunicazione in famiglia è un eccellente punto di incontro e di confronto per creare un ambiente sicuro ed accogliente, in cui tutti si sentano accolti ed ascoltati.
- Impariamo a praticare l’ascolto attivo per creare una comunicazione empatica e costruttiva.
- Un approccio proattivo e daccogliente crea un ambiente sicuro e rispettoso per tutti
Introduzione
Favorire una comunicazione aperta ed efficace in famiglia è una strategia fondamentale per contrastare il bullismo, soprattutto tra i più giovani. Spesso, infatti, consideriamo il bullismo un fenomeno circoscritto a specifiche realtà sociali, o presente solo nei gradi di scuola superiore. Nella realtà il bullismo è un problema che colpisce milioni di bambini, fin da piccoli e in qualsiasi categoria sociale. Per questo è strategica l’importanza di un’alleanza stretta tra scuola e famiglia: entrambe le istituzioni possono (e devono) collaborare per garantire la crescita sana e il benessere dei bambini e degli adolescenti. È cruciale che le famiglie non trascurino il proprio ruolo, nella prevenzione e nell’intervento, e che non deleghino interamente alle istituzioni educative questa responsabilità.
Perché è importante parlare di bullismo?
A causa delle conseguenze potenzialmente gravi, tra le quali ansia, depressione, bassa autostima e persino pensieri suicidari, una comunicazione aperta e onesta con i figli è essenziale per affrontare il problema del bullismo. Il ruolo dei genitori non è solo quello di proteggere i propri figli, ma anche di educarli su come affrontare situazioni difficili, come sviluppare la propria resilienza esercitando la comunicazione assertiva, come ricostruire il proprio sé e le relazioni dopo aver subìto atti di bullismo.Il processo che consente di stabilire una comunicazione efficace con i figli sul bullismo inizia con la creazione di un ambiente sicuro e accogliente, ponendo domande aperte e ascoltando attivamente le esperienze che ci vengono raccontate. Un ambiente accogliente garantisce che i figli si sentano sicuri e a proprio agio: devono sapere che il genitore è presente per ascoltare e sostenere, non per giudicare o imporre.
Comunicazione: la chiave per una sana relazione genitore-figlio
Una buona comunicazione è quindi la chiave per una relazione tra genitori e figli, sapendo che attraverso una comunicazione assertiva possiamo esprimere e comprendere meglio i desideri ed i bisogni, nostri e degli altri.
Creare buoni modelli di comunicazione a casa migliora le relazioni tra i membri della famiglia e crea modelli adeguati di espressione, risoluzione dei conflitti, gestione delle emozioni. Migliora anche lo sviluppo cognitivo, l’autostima e la percezione di sé, in particolare nei bambini e nei ragazzi.
Come migliorare la comunicazione a casa
Se a comunicazione aperta ed efficace in famiglia è una strategia fondamentale per contrastare il bullismo, al contrario, la mancanza di comunicazione in casa può innescare molteplici conflitti, influenzando non solo la convivenza, ma anche il benessere emotivo dei membri della famiglia. Se non ci sono un clima positivo e la disponibilità alla comunicazione, diventa più complesso raggiungere accordi o comprendere bisogni, problemi e situazioni che possono riguardare sia i figli sia i genitori.Possiamo individuare 3 criteri importanti per avviare una buona comunicazione a casa.
Potremmo iniziare la conversazione ponendo domande aperte che incoraggino i figli ad esprimere i propri pensieri e sentimenti. Le domande aperte possono portare a risposte più approfondite, che possono aiutare a comprendere meglio i pensieri ed i sentimenti. Inoltre impariamo ad ascoltare attentamente, senza interrompere. Mostrare empatia e comprensione rafforza enormemente l’autostima di chi ci sta parlando.
Perché la comunicazione aperta è essenziale nella relazione genitore-figlio
Quando si deve parlare di argomenti difficili può essere particolarmente complicato ma la comunicazione aperta è il modo più efficace per evitare malintesi, rafforzare l’idea che molto possa essere risolto attraverso il dialogo e che sia possibile cercare alternative, per imparare che ogni situazione può essere affrontata da diversi punti di vista.
Come evitare incomprensioni e conflitti nel rapporto genitore-figlio attraverso la comunicazione
Nel caso di genitori e figli, occorre raccontare le proprie esperienze solo per far emergere il positivo: è essenziale non utilizzare l’esperienza per consolidare pregiudizi o ripetere schemi dell’infanzia, della giovinezza, che potrebbero non essere appropriati. Riprodurre lo stile con cui siamo stati educati non è utile, soprattutto se non si tiene in considerazione il cambiamento societario che, nel frattempo, è avvenuto.
In questo, il compito degli adulti è guidare i bambini ed i ragazzi nell’autoregolazione emotiva e nell’elaborazione di strategie che permettano di affrontare, e se possibile risolvere, i conflitti e le situazioni problematiche. Per questo è cruciale accompagnare i nostri figli a comprendere che hanno le risorse per affrontare queste sfide, incoraggiati ed accompagnati dal nostro sostegno lungo tutto questo percorso.
L’importanza dell’ascolto attivo nella relazione genitore-figlio
L‘ascolto attivo è la componente essenziale per la comprensione: promuovere una comunicazione sana in famiglia è fondamentale perché realizza un tipo di ascolto che dimostra un reale interesse per le parole dell’altro, senza contraddire o giudicare. Questo approccio permette di comprendere meglio i pensieri e i sentimenti degli altri, contribuendo ad una comunicazione più empatica e costruttiva.
Anche per questo è essenziale sviluppare in famiglia l’ascolto attivo che permette di avere una comunicazione sana.
Un buon esempio di come attivare l’ascolto attivo può essere la creazione di spazi di conversazione, in cui siano concordate delle regole di moderazione. I membri della famiglia potranno quindi incontrarsi per parlare e ciascuno avrà uno spazio in cui potrà esprimersi senza essere interrotto. Solo al termine, gli altri potranno porre domande ma non saranno autorizzati ad esprimere giudizi. In un’ultima parte si potrà proporre, sotto forma di consiglio, ciò che si ritiene potrebbe essere utile alla vita di tutta la famiglia.
Questo esercizio può aiutare i bambini e gli adolescenti a comprendere il concetto di ascolto attivo e iniziare ad applicarlo.
Come costruire fiducia e rispetto nella relazione genitore-figlio attraverso la comunicazione
In questo è fondamentale prestare attenzione alla comunicazione non verbale perché non solo le parole trasmettono un messaggio: anche il linguaggio del corpo e del comportamento parlano. Consideriamo sempre che gesti ed atteggiamenti possono contraddire ciò che viene detto con le parole.
Ad esempio, il genitore che guarda il cellulare o è impegnato in altre attività mentre un figlio o una figlia stanno parlando di qualcosa che ritengono importante, comunica con l’atteggiamento che la situazione non merita attenzione o che l’adulto non è interessato ad ascoltare.
Allo stesso modo, chiedere ad alta voce ai figli di restare calmi, mentre magari li si guarda con aria di sfida e con i pugni serrati ai fianchi, invia inevitabilmente messaggi contrastanti.
Invece alcuni gesti possono rafforzare la comunicazione: guardare gli occhi di chi ci sta parlando, annuire quando vogliamo comunicare comprensione, lasciare il tempo di riflettere prima di incalzare con le domande. Questi sono atteggiamenti che fanno intuire la nostra disposizione all’ascolto attivo.
Come una comunicazione efficace può aiutare i bambini a sviluppare la loro autostima
Una comunicazione efficace non solo migliora la convivenza all’interno della famiglia: è anche benefica per l’autostima perché fa sentire tutti i componenti rispettati e apprezzati. Si insegna che le idee e le emozioni di tutti sono importanti, consolidando il modo in cui ognuno percepisce se stesso.
Un altro aspetto importante in una buona comunicazione è che, attraverso di essa, i bambini e gli adolescenti imparano modi più assertivi per relazionarsi con i propri pensieri ed emozioni. Dare la possibilità di scoprire che una stessa cosa possa essere affrontata da diversi punti è essenziale per valutare quale decisione prendere, avendo inoltre molte più opzioni tra cui decidere. Allo stesso modo, attraverso una buona comunicazione i genitori possono aiutare i propri figli ad agire dopo una riflessione e non in base all’impulso.
Il bullismo e gli effetti della comunicazione aperta
Dialogare con empatia e rispetto comunica l’importanza dell’empatia, della gentilezza e del rispetto per gli altri. Bambini cresciuti con questi principi avranno più strumenti per opporsi al bullismo, quando lo vedranno agito su qualcuno che è vicino a loro. Oppure, se dovessero essere vittima di bullismo, sapranno che hanno a casa un luogo sicuro in cui poter raccontare le proprie preoccupazioni con la totale sicurezza di essere ascoltati.
Essere modelli: i bambini imparano dal comportamento dei loro genitori. Essere un modello positivo, trattando gli altri con gentilezza ed empatia, insegna attivamente questi comportamenti.
Discutere delle conseguenze: parlare con i figli delle conseguenze del bullismo nella vita reale, sia per la vittima sia per chi assiste o chi agisce il bullismo, aiuta i ragazzi ad immedesimarsi nei diversi ruoli.