Il Magnete con colori e graffiti contro il bullismo: il murales di Step Dase a Lodi
In via Sforza a Lodi è nato un murales che condanna ogni forma di bullismo. Un’iniziativa dell’associazione di promozione sociale Il Magnete realizzata da Step Dase, artista ed educatore conosciuto all’anagrafe come Stefano Delvó. Con Step hanno collaborato i giovanissimi Michele e Davide, che hanno aiutato l’artista a preparare il muro di circa 100 metri quadrati su cui è stata poi impressa l’opera.
L’opera straordinaria cattura l’essenza della creatività e dell’espressione artistica.
Tuttavia, c’è un particolare che ha attirato l’attenzione di alcuni: la mancanza della vocale “i” tra la “y” e la “n”. Una svista dell’artista rispetto al bozzetto iniziale. Step Dase tornerà la prossima settimana per aggiungere la vocale mancante, completando così l’opera nella sua forma finale.
Ma c’è un messaggio profondo che va oltre la semplice perfezione formale. Come Einstein insegnava a prestare attenzione al contenuto e non solo alla forma, anche quest’opera racchiude un significato che trascende la mera apparenza. L’assenza della vocale diventa un simbolo, un invito a guardare oltre la superficie e cogliere l’essenza del murales.
Il progetto, chiamato Lodigiano Colors in TAG, è stato proposto dall’associazione, patrocinato dal Comune di Lodi e finanziato da IBSA Farmaceutici Srl.
Sul murales è impressa una scritta con due parole chiave in inglese: “Stop Bullying“. Gli occhi rappresentati simboleggiano la necessità di vedere e riconoscere situazioni a rischio, mentre le catene, spezzate dalle graffette del logo del Magnete, indicano il bisogno di rompere il ciclo del bullismo e di cambiare le cose.
L’opera è stata realizzata in 40 ore di intenso lavoro tra giovedì e domenica, con Step Dase che ha ridato vita a un muro prima preda di graffiti e vandalismo. Il risultato è d’impatto, con una grafica colorata che attira l’attenzione e veicola un messaggio positivo.
Come rimarcato dalla vicesindaca e assessore all’istruzione Laura Tagliaferri, il Comune ha aderito con convinzione al progetto per lanciare messaggi antibullismo usando l’arredo urbano. Dopo aver decorato delle panchine l’anno scorso, quest’anno si è scelto di riqualificare muri vandalizzati con arte e un messaggio sociale.
L’obiettivo è quello di parlare ai giovani con il loro linguaggio visivo, usando la street art come mezzo di comunicazione. Il murales afferma chiaramente che lì non c’è spazio per bullismo, violenza e vandalismi, e porta una presenza positiva sul territorio abbellendo un angolo di importante passaggio della città.
Lodigiano in Colors TAG è partito a Lodi a marzo con l’artista Eliana che ha dipinto un muro della scuola Spezzaferri, e ha visto la creazione di numerosi muri in diversi paesi in provincia di Lodi.
All’inaugurazione erano presenti, oltre agli artisti, i volontari dell’associazione e Laura Tagliaferri come rappresentante comunale.
La presidente del Magnete e psicologa Annamaria Sgorlon ha sottolineato il valore simbolico di iniziare e chiudere il progetto a Lodi, come in un abbraccio virtuale, portando colore in tutta la provincia.
Vista la grande richiesta dei comuni, il progetto probabilmente riprenderà già a settembre con nuovi murales nel lodigiano e oltre, per sensibilizzare la cittadinanza, specialmente i più giovani, su temi come il contrasto al bullismo. L’idea è continuare a riqualificare zone delle città con interventi artistici che lancino messaggi sociali, soprattutto contro il bullismo, fenomeno che colpisce tanti ragazzi.
L’arte urbana si conferma uno strumento efficace per trasmettere valori e stimolare riflessioni, rendendo allo stesso tempo più bella la città.
Non è la prima volta che Il Magnete usa questa tecnica: già nel 2017 con “Tavazzano in Art” aveva coinvolto writers esperti e studenti delle scuole medie in un contest, dopo aver individuato i disegni da riprodurre sui muri.
Inoltre, l’associazione porta avanti vari progetti tra cui #nobullismo nelle scuole, su richiesta di genitori di vittime di bullismo o di istituti che vogliono affrontare situazioni problematiche emerse. Durante questi incontri si parla di bullismo, cyberbullismo e uso consapevole delle tecnologie, puntando sulla prevenzione o sulla riduzione del danno.
Un impegno a 360 gradi per contrastare un fenomeno purtroppo diffuso tra i più giovani, utilizzando tutti gli strumenti possibili, dall’arte al dialogo educativo.
Link esterni: